Entra nel vivo la scelta delle sedi. Il termine del 24 febbraio si avvicina e in tanti ci avete scritto per chiederci soprattutto di approfondire alcuni aspetti non chiarissimi.
Noi lo abbiamo fatto e proviamo di seguito a fare il punto della situazione.
Intanto, abbiamo registrato tanti dubbi sulla necessità o meno di indicare tutte le sedi.
Diciamo subito che scegliere poche sedi (e non tutte) può essere interpretato dal Ministero della Giustizia come una chiara "manifestazione di volontà" del vincitore di accettare il contratto solo se le sedi da lui scelte siano libere. Non è detto che chi, ad esempio, indica 3 sedi, e queste siano tutte sature, possa poi essere collocato in altri Uffici che, invece, sono vacanti. In altri termini, il vincitore, con l'indicazione di alcune sedi, accetterebbe il contratto solo per quegli uffici scelti. Pertanto, invitiamo tutti, in particolare quelli che non si sono collocati ai vertici della graduatoria, a scegliere tutte le sedi, secondo le proprie preferenze, non tenendo conto quindi della propria posizione, tutelandosi da eventuali salti in avanti dei possessori di benefici ex Legge 104/92.
Abbiamo, infatti, letto e scritto dell'avviso pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia per i soggetti titolari dei requisiti previsti dalla Legge 104 del 1992. Questi precederanno tutti nella graduatoria, proprio per i benefici concessi dalla normativa che prevede, infatti, la precedenza della scelta delle sedi di lavoro, per poter essere quanto più vicini al proprio domicilio. Tutto ciò si applicherà relativamente ai 950 vincitori.
Nessuna precedenza sulle sedi, invece, per i riservisti, che sceglieranno in funzione della posizione in graduatoria.
Sempre sulle sedi, l'assegnazione da parte dell'Amministrazione avverrà sulla scorta dell'ordine degli Uffici Giudiziari cosi' come riportati nel file delle sedi pubblicato, con avviso, sul sito del Ministero qualche giorno fa.
Sugli scorrimenti.
Il primo step sarà l'assunzione, con contratti di 24 mesi, delle rimanenti 50 unità, visto che il Ministero si era riservato questo perimetro per i circa 30 ricorrenti al Tar. In questi giorni stanno già arrivando le mail con la calendarizzazione della prova, prevista per la prima metà di marzo. Nel caso in cui i ricorrenti riportino una valutazione idonea a rientrare nei 1000 in graduatoria, verranno collocati nella relativa posizione.
Il passo successivo sarà rappresentato dai tre scorrimenti già stanziati dalla Legge di Bilancio. La preoccupazione di molti idonei è che non si rispettino i tempi. Il rischio di uno slittamento non è concreto al momento, tenuto conto che lo stesso Ministero spera nel rispettare la tabella di marcia.
Infine, l'Amministrazione sta già valutando l'opportunità di creare i presupposti per la copertura finanziaria che possa consentire uno scorrimento integrale di tutta la graduatoria.
Alla luce di queste considerazioni, soprattutto sul tema degli scorrimenti, sarà assolutamente necessario che tutti gli idonei siano pronti ad iniziare, insieme agli attuali vincitori, un percorso di mobilitazione serio e determinato che possa poi portare ad una graduale stabilizzazione, sulla quale già si sta ragionando, sfruttando anche le risorse che giungeranno dall'Europa attraverso il Recovery Fund.